Un senso di me, ovvero che cosa faccio e come lo faccio
Una delle mie poesie preferite recita: “non è mio questo coraggio ma è mio quando ce l’ho”. Il coraggio ha a che fare con le azioni che cominciano dal cuore: nei desideri e nei bisogni risiede il carburante che mette in moto le azioni necessarie per farsi una vita gustosa e soddisfacente.
Scegliere di fare un percorso di psicoterapia per me ha il senso del darsi la possibilità di aggiungere sapore alla propria esistenza.
Come psicoterapeuta, dunque, io cerco d'aiutare le persone ad aiutarsi a trovare, inventare, costruire, scoprire, fabbricare i modi per rendere la propria esistenza gustosa.
Come lo faccio? Innanzitutto metto a disposizione uno spazio accogliente, nel quale sostengo la persona in quell’esperienza sorprendente che è il dialogo tra i propri desideri e bisogni diversi. Del resto, a chi di noi non succede almeno una volta al giorno di ritrovarsi a dondolare tra un paio di desideri ugualmente attraenti eppure profondamente differenti?
Ecco, io aiuto le persone ad aiutarsi a costruire un compromesso soddisfacente o ad inventare una soluzione nuova e creativa, che abbia un buon sapore ed un costo ragionevole (in termini emotivi ed esistenziali) per la persona che la sceglie.
La scelta è l’elemento prezioso di questo processo, insieme all’abilità di stare in contatto di volta in volta con le richieste del mondo e con i propri bisogni e di rispondere a quelle richieste. Quest’abilità è quella che, nel mio modo di fare psicoterapia, chiamo responsabilità. E, siccome si tratta di un’abilità, è necessario allenarla. Il mio lavoro consiste in questo: sostenere la persona mentre si allena a soddisfare, nel modo che vuole e col gusto che vuole, i propri bisogni.
Mentre lavoro presto attenzione alla saggezza e ai messaggi del corpo: io sono il mio corpo e , in genere, quel che io non ammetto con me stesso il corpo me lo rivela, spesso gridandolo. Costruisco esperienze di scrittura trasformativa (giochi di parole, poesie, racconti brevi...); attingo all’ispirazione che viene dal a musica e dalla meditazione; mi diverto a giocare coi fumetti e con l’umorismo.
Lavoro creando esperienze di espressione, che permettano alla persona di allargare i propri confini, di familiarizzare con le proprie risorse e di accrescere la propria fiducia in esse.
Da alcuni anni lavoro nell’ambito dell’ organizzazione dei servizi sanitari: mi occupo di promuovere una prospettiva di attenzione all’esperienza dei pazienti e dei loro familiari nei percorsi diagnostici e nelle scelte di cura. Inoltre, progetto interventi di supporto ai professionisti sanitari, nella consapevolezza e nel rispetto sia dei loro bisogni professionali che dell’impatto che il lavoro ha sul loro mondo personale.
Fino ad oggi, anche in collaborazione con altri colleghi e colleghe, ho progettato, realizzato e condotto, laboratori di espressione e di crescita personale.
Attualmente come psicoterapeuta mi occupo di aiutare persone che attraversano un momento di crisi (personale, familiare, di coppia, lavorativa), persone che vivono disagio o sofferenza, persone che hanno voglia o bisogno di trovare l’ispirazione per assaporare la propria vita.
Scegliere di fare un percorso di psicoterapia per me ha il senso del darsi la possibilità di aggiungere sapore alla propria esistenza.
Come psicoterapeuta, dunque, io cerco d'aiutare le persone ad aiutarsi a trovare, inventare, costruire, scoprire, fabbricare i modi per rendere la propria esistenza gustosa.
Come lo faccio? Innanzitutto metto a disposizione uno spazio accogliente, nel quale sostengo la persona in quell’esperienza sorprendente che è il dialogo tra i propri desideri e bisogni diversi. Del resto, a chi di noi non succede almeno una volta al giorno di ritrovarsi a dondolare tra un paio di desideri ugualmente attraenti eppure profondamente differenti?
Ecco, io aiuto le persone ad aiutarsi a costruire un compromesso soddisfacente o ad inventare una soluzione nuova e creativa, che abbia un buon sapore ed un costo ragionevole (in termini emotivi ed esistenziali) per la persona che la sceglie.
La scelta è l’elemento prezioso di questo processo, insieme all’abilità di stare in contatto di volta in volta con le richieste del mondo e con i propri bisogni e di rispondere a quelle richieste. Quest’abilità è quella che, nel mio modo di fare psicoterapia, chiamo responsabilità. E, siccome si tratta di un’abilità, è necessario allenarla. Il mio lavoro consiste in questo: sostenere la persona mentre si allena a soddisfare, nel modo che vuole e col gusto che vuole, i propri bisogni.
Mentre lavoro presto attenzione alla saggezza e ai messaggi del corpo: io sono il mio corpo e , in genere, quel che io non ammetto con me stesso il corpo me lo rivela, spesso gridandolo. Costruisco esperienze di scrittura trasformativa (giochi di parole, poesie, racconti brevi...); attingo all’ispirazione che viene dal a musica e dalla meditazione; mi diverto a giocare coi fumetti e con l’umorismo.
Lavoro creando esperienze di espressione, che permettano alla persona di allargare i propri confini, di familiarizzare con le proprie risorse e di accrescere la propria fiducia in esse.
Da alcuni anni lavoro nell’ambito dell’ organizzazione dei servizi sanitari: mi occupo di promuovere una prospettiva di attenzione all’esperienza dei pazienti e dei loro familiari nei percorsi diagnostici e nelle scelte di cura. Inoltre, progetto interventi di supporto ai professionisti sanitari, nella consapevolezza e nel rispetto sia dei loro bisogni professionali che dell’impatto che il lavoro ha sul loro mondo personale.
Fino ad oggi, anche in collaborazione con altri colleghi e colleghe, ho progettato, realizzato e condotto, laboratori di espressione e di crescita personale.
Attualmente come psicoterapeuta mi occupo di aiutare persone che attraversano un momento di crisi (personale, familiare, di coppia, lavorativa), persone che vivono disagio o sofferenza, persone che hanno voglia o bisogno di trovare l’ispirazione per assaporare la propria vita.
Il mio percorso di formazione
- Psicoterapia personale con il Dott. O. Rossi e supervisione professionale con il Dott. G.P.Quattrini, la Dott.ssa A.R. Ravenna e il Dott. O. Rossi.
- Psicoterapeuta della Gestalt ad indirizzo fenomenologico-esistenziale (specializzata presso Istituto Gestalt di Firenze - sede di Roma, nel dicembre 2012)
- Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio (iscriz. n. 16780), come Psicologa e Psicoterapeuta
- Dottorato di ricerca in Psicologia sociale, presso "Sapienza" Università di Roma
- Diploma in Gestalt Conseling, presso l'Istituto Gestalt di Puglia
- Laurea quinquennale in Psicologia, presso "Sapienza" Università di Roma