Marco Mazza.Rispondere alla domanda chi sono non è mai stato facile per me. Mi servirebbero molte pagine e forse non risponderei affatto. Forse più facile parlare di quello che faccio: attualmente la mia vita lavorativa si divide due strade psicologo del lavoro e psicoterapeuta. Il lavoro come psicologo nelle organizzazioni consiste, per me, nell'aiutare le persone d'azienda a migliorare la propria qualità di vita e il proprio benessere personale. Per me questa è diventata una missione dopo anni di esperienza in cui quello che vedevo da parte delle aziende era il tentativo di rendere le persone efficienti, produttive, veloci, ma anche altamente insoddisfatte e stressate. Il mio contributo invece vuole essere quello di aiutarle a trovare nel lavoro una strada per l'autorealizzazione e la piena soddisfazione di sè. L'altra strada che percorro professionalmente è il lavoro come psicoterapeuta occupandomi di aiutare le persone che vivono disagi e sofferenze a trovare strade di autentico rispetto e interesse verso se stesse. E' un lavoro per me affascinante in cui il dolore si mescola con la scoperta, il senso di impotenza con aperture verso il nuovo, la speranza con piccoli passi verso il cambiamento e lo star bene. Come lavoro in psicoterapia? Lavoro allo scopo di aiutare il cliente a migliorare la qualità della sua vita. Che vuol dire? Vuol dire che il cliente è sostenuto nel trovare dei modi per rendere soddisfacente e piena la sua esistenza, a partire da cosa sente, da cosa pensa e da cosa vuole. Allora la psicoterapia, come la intendo io, lavora sulla consapevolezza, sull'imparare a stare in contatto con quanto si prova a livello fisico, sensoriale, emotivo e corporeo in genere. Con la consapevolezza si può accedere ai bisogni o ai desideri che hanno “voglia di essere soddisfatti” o alle emozioni che danno indicazioni su cosa sta succedendo nel proprio rapporto con l'ambiente qui ed ora. Io lavoro anche con la respons-abilità, ovvero con l'abilità a rispondere alle continue richieste del mondo interno ed esterno, imparando a pagare i prezzi che ogni scelta respons-abile richiede. Che altro è importante per me in terapia? Due cose: 1. il cliente è una persona e non una malattia. Non un insieme di "sintomi" ma una storia che si scrive e si racconta di continuo. 2. la fiducia che ogni essere umano ha risorse per vivere con pienezza di senso la sua vita. Dove ho imparato queste cose? i titoli me li ha dati la Facoltà di psicologia dell'Università Sapienza di Roma e dopo la scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt dell'istituto Gestalt Firenze sede di Roma, ma la palestra più importante è stata la vita con tutti gli incontri che mi ha regalato.. |